
Tela (cm. 67x61, metà del sec. XVII), raffigurante il prodigio:
Gesù in croce sfolgorante sull 'altare e circondato da testine alate;
le monache in ginocchio ed in atto di venerazione (sulla destra);
una monaca, due adolescenti ed una fanciulla (a sinistra in basso);
cartiglio con la scritta "EX VOTO" (in basso a destra).
La città di Ortona custodisce presso la biblioteca comunale sei pergamene che testimoniano la presenza delle Monache Benedettine Cistercensi all'interno del Monastero di S. Caterina D'Alessandria, già alla fine del 1500.
Le pergamene, di cui alcune scritte interamente in latino ed altre, in parte, in lingua volgare, trattano principalmente di questioni di "dote" e di "lasciti" che le famiglie delle religiose cedevano con rogito notarile al predetto Monastero di Ortona.
Il cartiglio con la scritta ex voto attesta che il quadro è frutto di una donazione, probabilmente elargita a motivo di una grazia ricevuta, oppure per ringraziare il buon Dio del miracolo avvenuto il 13 giugno del 1566, recando - comunque - una testimonianza del suo reale accadimento. Infatti, la raffigurazione della tela "interpreta" l'evento prodigioso, così come gli storici delle epoche passate raccontano essere effettivamente avvenuto.
Si rammenta, altresì, che le spoglie mortali di quelle pie monache, che con la loro fede e l'incessante preghiera obbligarono il Signore a cotanto segno di predilezione, riposano all'interno dell'Oratorio del Crocifisso ed esattamente nella zona sottostante il pavimento, com'era in uso nelle epoche passate, in cui i religiosi di tutti gli ordini venivano seppelliti all'interno dei chiostri e dei monasteri.
Fino al periodo antecedente l'inizio delle opere di restauro avvenute nel 1991, all'interno dell'Oratorio era possibile accedere presso detta zona sepolcrale, tramite un'apertura collocata sul pavimento di foggia lignea; ciò a conforto del fatto che si è in presenza di un luogo dal forte richiamo spirituale.