
Dai documenti dell'epoca, a testimonianza del ritorno della reliquia in Ortona, si rinviene l'eminente telegramma del Santo Padre Pio XI, che inviò per il tramite del Segretario di Stato, allora Card. Pacelli, (poi Papa Pio XII), all'Arcivescovo della Diocesi di Ortona Mons. Piccirilli, nel quale si legge: "Sua Santità paternamente partecipa legittima letizia Fedeli Ortona Mare per ritorno loro insigne Reliquia e per l'inaugurazione della Croce prospicente l'Adriatico, invia di cuore Apostolica Benedizione e auspica dal duplice avvenimento nuova felice rinascita spirito cristiano onde sia gloria dei privilegiati Ortonesi Gesù Crocefisso".
Ed ancora, altro insigne documento si rinviene nel telegramma che il Card. Patriarca di Venezia La Fontaine inviò all'Arcivescovo della Diocesi di Ortona, Mons. Piccirilli, nel quale si legge: "Sono assai lieto di trasmettere a V. Ecc. e al Suo popolo un'Ampollina del sangue miracoloso conservata nella nostra Chiesa Parrocchiale di S. Simeone profeta. Desidero che con l'Ampollina giungano costà gli effetti benefici del Sangue che sgorgò dal cuore del Salvatore. Voglia Vostra Ecc.za raccomandarmi al cuore del Divin Maestro. Le bacio le mani".
Dette testimonianze scritte non hanno bisogno di commento alcuno, servono solo ad evidenziare lo zelo e la devozione con cui il popolo ortonese ha richiesto ed ottenuto il prezioso cimelio che gli apparteneva.