AVVISO ai PELLEGRINI CHE DESIDERANO VISITARE LA TOMBA DI S.TOMMASO APOSTOLO in ORTONA

Per ragioni tecniche di ordine pratico e di sicurezza le Visite nella Basilica Cattedrale vanno effettuate soltanto durante la normale apertura della Basilica (e sospese durante le funzioni religiose).


Non si possono accettare e accogliere pellegrini al di fuori dell'orario normale stabilito.

E' molto importante a questo proposito telefonare e prenotare  per sapere gli orari più adatti e i tempi a propria disposizione.

 

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Portale principale (Ingresso Basilica)
Il portale principale, duecentesco, tipico del periodo normanno-svevo, costruito con pietre di particolari qualità di calcare provenienti da antiche cave costiere. Segni, coevi, possono essere recuperati qui e là inglobati nelle recenti opere murarie.
Interno Cattedrale SAN TOMMASO
L’interno della basilica suscita nei visitatori il senso di Dio e il bisogno di una fede profonda sull’esempio dell’apostolo Tommaso, che di fronte a Gesù risorto ha esclamato: “Signore mio Dio mio”.
Portale laterale (Vico dell'orologio)
Il portale di vico dell’Orologio risale ad epoca sveva, ma è stato ricostruito dall’insieme dei frammenti recuperati tra le macerie. Le parti mancanti, visibili dai dettagli, sono state interamente riprodotte.
Presbiterio con la Cattedra del Vescovo
La diocesi di Ortona risale al 1570, ma la cattedra è stata ricostruita insieme alla Cattedrale. In fondo l’organo realizzato nel 1969. Il bassorilievo posto sotto l’altare maggiore rappresenta l’incredulità di San Tommaso, opera di autore ignoto del XVI secolo.
Presbiterio con la Cattedra del Vescovo
La diocesi di Ortona risale al 1570, ma la cattedra è stata ricostruita insieme alla Cattedrale. In fondo l’organo realizzato nel 1969. Il bassorilievo posto sotto l’altare maggiore rappresenta l’incredulità di San Tommaso, opera di autore ignoto del XVI secolo.
Cappella del busto di San TOMMASO
La cappella, anche se ricostruita, conserva il busto d’argento dell’Apostolo. La prima domenica di Maggio aperta al pubblico è lo spazio privilegiato della devozione popolare.
Cappella del busto di San TOMMASO
La cappella, anche se ricostruita, conserva il busto d’argento dell’Apostolo. La prima domenica di Maggio aperta al pubblico è lo spazio privilegiato della devozione popolare.
Tomba di San Tommaso - ingresso
Tomba San TOMMASO
La cassetta delle ossa dell’Apostolo, dopo la ricognizione scientifica del 1984, è stata deposta nella cripta in microclima per non essere alterate da agenti esterni. Nella cripta si respira la fede di Tommaso.
Cappella Santissimo Sacramento
La Cappella del Sacramento luogo di adorazione del Santissimo e di preghiera, presenta tutte le opere scolpite dai fratelli Vincenzo e Lorenzo Perez negli anni 1842, 1845.
Antica lapide della tomba di San TOMMASO a Chios
Riconducibile all’arte siro-mesopotamica, è databile al III - V secolo sia sotto il profilo paleografico sia dal punto di vista iconografico. In essa è raffigurata una immagine a mezzo busto di uomo nimbato e benedicente con ai lati una scritta in caratteri greci onciali (o osios thomas, cioè san Tommaso. Va precisato che il termine osios era usato con il significato di santo solo nei primissimi secoli del Cristianesimo).
Sagrestia Maggiore
Vetrata Sagrestia Maggiore
Piazza San TOMMASO e facciata principale
L’attuale Basilica di San Tommaso è stata completamente ricostruita dopo la distruzione dell’ultimo conflitto mondiale. Infatti la Cattedrale sventrata rappresenta tuttora l’immagine della sofferenza del popolo ortonese, con le 1300 vittime civili.
Basilica San Tommaso vista notturna lato posteriore

immagine

IL PRECEDENTE STEMMA DELLA CATTEDRALE DI  S. TOMMASO

LA LANCIA (verticalmente nel grafico) è lo strumento, l'arma, il ferro con cui fu martirizzato l’Apostolo.

LA PALMA (in basso) da sinistra a destra in alto) è il simbolo del martirio. Tutti i confessori della Fede con il loro sangue meritarono da Cristo il premio della vita eterna e perciò essi portano la p. (libro de|l'Apoc. 7,9).

LA SQUADRA è l'arnese di disegnatori, architetti, ingegneri.

L’apocrifo ACTA THOMAE (2°, 11) narra come Tommaso, una volta giunto in India, venne invitato dal re Gondophares a stendergli il disegno per la costruzione del palazzo reale. 

Ovvia, pertanto, la comprensione della Mano che stringe la squadra (Reliquiario d'argento del s. Braccio).


immagineL’ATTUALE STEMMA DELLA CATTEDRALE DI  S. TOMMASO 

SPIEGAZIONE 

Lo scudo accollato alle due chiavi decussate, d’oro e d’argento con le impugnature verso il basso e gli ingegni in alto è sormontato dall’ombrello basilicale, gheronato di oro e di rosso. 

Tutto questo indica che la Chiesa è una Basilica Minore Pontificia.

Poi lo scudo è troncato da una fascia di onda d’argento che in araldica indica il mare (in questo caso di Ortona).

Nel primo settore in alto su campo azzurro si staglia una torre murata di nero, aperta e finestrata, simbolo della città di Ortona.

Nel secondo settore campeggiano i colori di Ortona. 

Su campo azzurro viene riprodotta la cosiddetta  Croce di s. Tommaso.

La croce risalente al settimo o ottavo secolo, sgorga da un fiore di loto che si trova alla sua base. 

I quattro lati della croce sono floreali in forma, simboleggia la fruizione e la vita.

Il fior di loto significa il simbolo del buddismo e dell’India, di cui è il fiore nazionale. La Croce è messa sul loto a indicare che il cristianesimo nasce nella realtà e tradizioni locali. A sua volta il loto è poggiato su tre gradini che rappresentano il Golgota dove è morto Gesù.

In alto con le ali aperte una colomba che rappresenta lo Spirito Santo.

La rappresentazione di questo simbolo non indica morte ma vita,

Su campo rosso viene riprodotto l’antico il simbolo della Cattedrale di s. Tommaso.

Una lancia in palo, raffigurante lo strumento con cui s. Tommaso ha subito il martirio accollata dalla squadra con il lato maggiore, simbolo degli architetti e la palma in decusse simbolo del martirio.

Il motto.  “Dominus meus et Deus meus (Signore mio e Dio mio)” son le parole pronunciate da Tommaso quando Gesù appare la seconda volta agli Apostoli nel cenacolo ed è invitato da Gesù a toccare le sue piaghe.

Tommaso è noto per il suo scetticismo della Risurrezione di Gesù Cristo. Era un discepolo, stretto seguace e amico di Gesù. 

La Bibbia riferisce ( Giovanni 20: 24-29), dopo che Gesù fu crocifisso e deposto nel sepolcro, è risorto ed è apparso agli Apostoli, non come un fantasma, ma in realtà in carne e ossa. Questa è stata una vera resurrezione, ma Tommaso dubitava se era davvero Gesù. Egli ha detto:

"Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò."

Gesù apparve più tardi e disse a Tommaso:

"Porgi qua il dito, e vedi le mie mani, e porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente".

Prova sufficiente per Tommaso, che ha risposto umilmente:

"Mio Signore e mio Dio".

Questo episodio deve essere stato sufficiente per rinvigorire Tommaso a passare il resto dei suoi giorni alla diffusione del Vangelo e portare all'estero le parole di commiato di Gesù:

"Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto."

 

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