Basilica Cattedrale di San Tommaso apostolo
III Lettera Pastorale del Parroco
Carissimi, « E’ apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo». Con queste parole rivolte da Paolo al suo discepolo Tito, voglio augurarvi il Buon Natale, ma soprattutto un nuovo anno portatore della benedizione di Dio in ogni famiglia e in ciascuno di voi.
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Ci lasciamo alle spalle grandi avvenimenti vissuti in quest’anno trascorso, avvenimenti che anche a noi offrono uno sconvolgente cambio di rotta: alcuni velati di malinconia, altri segnati dalla gioia. Avvenimenti che, comunque, interagiscono con la vita di ogni giorno; che portano con sé la possibilità di un cambiamento.
È vero. Se regna la diffidenza è perché normalmente non si è mai voluto, onestamente, prendere in considerazione la possibilità di una verità diversa; la possibilità di offrire al Mistero di fare altro da quello che da duemila anni sapientemente abbiamo preconfezionato. Da qui nasce la stasi nella pastorale, la perdita di entusiasmo nell’azione e nel pensare, l’adeguamento alla massa, a ciò che va di moda. Là dove, diversamente, agisce il Mistero, come profezia, c’è vita. Saper leggere la storia della nostra Fede nel suo insieme aiuta a comprendere che certi errori è bene non perseverare a commetterli.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
Educare alla vita buona del Vangelo è il documento del decennio che i vescovi italiani ci affidano e “rappresenta uno strumento pastorale organico di discernimento e di programmazione, un quadro ermeneutico, una cornice di compatibilità dei percorsi che le singole Chiese si sentono chiamate a compiere. Per corrispondere all’identità e alla missione di ciascuna nelle condizioni in cui vive e opera” (+M.Crociata, 24.01.2011).
Il nostro Convegno diocesano di aggiornamento pastorale, del 2-3 settembre 2011, ha dato ufficialmente inizio a questo percorso.
“Alla base del nostro cammino, dunque, sta la necessità di prendere coscienza delle caratteristiche e dell’urgenza della questione educativa… che non può risolversi in semplici ripetizioni, ma deve anzitutto prestare la giusta attenzione alla qualità e alle dinamiche della vita sociale.
Ciò significa:
- cogliere il desiderio di relazioni profonde che abita il cuore di ogni uomo, orientandole alla ricerca della verità e alla testimonianza della carità;
- porre al centro della proposta educativa il dono come compimento della maturazione della persona;
* far emergere la forza educativa della fede verso la pienezza della relazione con Cristo nella comunione ecclesiale” (Orientamenti CEI 2010, n.53).
Quest’anno faremo discernimento in modo particolare muovendoci nel nostro abituale campo di Comunione, corresponsabilità, collaborazione delineando maggiormente il volto di una comunità cristiana che procede insieme, “con uno stile che valorizza ogni risorsa e ogni sensibilità, in un clima di fraternità e di dialogo, di franchezza nello scambio e di mitezza nella ricerca di ciò che corrisponde al bene della comunità intera.
Lo stile di comunione, peraltro già ampiamente sperimentato dalla nostra comunità, costituisce un tirocinio perché lo spirito di unità raggiunga i luoghi della vita ordinaria. Il dono della comunione che viene da Dio deve animare, soprattutto attraverso i laici cristiani, tutti i contesti dell’esistenza e contribuire a rigenerarne il tessuto umano. (Nota CEI 2007 - “Rigenerati…”, 23).
Allora la formazione sarà anche su, VITA e RELAZIONI AFFETTIVE, il LAVORO; la FESTA e il TEMPO LIBERO, le TRADIZIONI
I campi in cui ci muoveremo saranno quelli che già conosciamo: la Scuola Parrocchiale di Catechesi, con i bambini e i ragazzi; il Gruppo giovani; l’ACR; il Gruppo dei ministranti; il Gruppo Famiglia e il Corso di preparazione al matrimonio; il Gruppo Caritas; e il costituendo Gruppo Amici di s. Tommaso.
MINISTERO COME SERVIZIO DELLA COMUNITÀ
Dal Concilio Vaticano II in poi c'è stata nella teologia cattolica una riscoperta del battesimo come fonte sacramentale del ministero, e un più chiaro riconoscimento che il ministero non è solo per le persone ordinate. Il Concilio ha posto in relazione la chiamata battesimale, il ministero dei battezzati, e l'ufficio degli ordinati con il mi-stero di Cristo, e ha trovato in ciascuna di queste tre vocazioni un riflesso del triplice compito di Cristo come profeta, sacerdote e re. Tutte le vocazioni nella Chiesa e tutti i ministeri sono radicati nella stessa realtà di Cristo e nella sua presenza mediante lo Spirito nella Chiesa. La vocazione cristiana è radicata nella Chiesa come Sacramento di Cristo in comunione con lo Spirito Santo. Ogni ministero, del battezzato come dell'ordinato, deve essere compreso in rapporto alla comunità della Chiesa che esprime e riceve la sua identità come Corpo di Cristo nella Parola e nel Sacramento. Ogni ministero è per il servizio della Chiesa e del mondo, una partecipazione al ministero di Cristo come servo, che dopo la lavanda dei piedi, dice ai suoi discepoli, e a ciascuno di noi: "Come io ho fatto a voi, così fate anche voi." (Giovanni 13, 15).
La Costituzione dogmatica sulla Chiesa del Concilio Vaticano II, la Lumen Gentium, ci chiama alla consapevolezza dell'unico sacerdozio di Cristo al quale siamo introdotti attraverso il battesimo. Sia il sacerdozio ordinato che quello battesimale partecipano di quest'unico sacerdozio. I laici come gli ordinati partecipano al triplice ufficio di Cristo come profeta, sacerdote e re. Quello che vien fuori dal Concilio Vaticano II è una chiara teologia del laicato radicata in una comprensione della Chiesa come popolo di Dio, in una chiamata universale alla santità, e in un apprezzamento della diversità delle nature gerarchiche e carismatiche della Chiesa (Lumen Gentium 4). Il sacerdozio comune dei fedeli e quello ordinato sono di natura differente. Poiché tuttavia essi sono collegati (Lumen Gentium 10), è del tutto chiaro che i laici condividono attraverso il battesimo, la cresima e la continua celebrazione dell'Eucaristia, la missione salvifica della Chiesa. Così con il Concilio Vaticano II c'è una rivalutazione della dignità battesimale dei laici, emerge un riconoscimento del battesimo come base e fondamento di tutti i ministeri, una più piena consapevolezza che il ministero non è esercitato soltanto dagli ordinati. Il ministero è radicato nei carismi dati dallo Spirito nel battesimo:
C'è poi varietà di doni, ma un solo Spirito; c'è varietà di ministeri, ma un solo Signore; c'è varietà di operazioni, ma un solo Dio, che opera tutto in tutti.
E a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l'utilità comune. (1 Corinzi 12, 4-7)
LO STATO DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE
La parrocchia di S. Tommaso apostolo, è come molte delle parrocchie dell’arcidiocesi di Lanciano-Ortona, e invero di tutto l’Abruzzo. Ci teniamo a sottolineare che è la chiesa Cattedrale e perciò la chiesa Madre di tutto il settore di due vicariati: Ortona e Tollo.
Il lavoro pastorale principale della parrocchia è sacramentale, educativo e devozionale.
Le liturgie nella Basilica Cattedrale sono curate in modo particolare avendo soprattutto come obiettivo la gloria di Dio e la bellezza anche esteriore di questo rapporto tra Dio e il suo corpo mistico.
Essendo una chiesa Cattedrale, un particolareggiato calendario vede la presenza dell’Arcivescovo a presiedere le principali festività.
La domenica vengono celebrate quattro s. Messe cominciando dalle 8,30 (Madonna del Carmine) alle 9,30 e 11 in cattedrale e 18, e una messa prefestiva serale il sabato.
La Messa delle 11,00 è animata dal Coro dei Giovani, dai bambini e dai ragazzi della scuola catechistica e dai componenti dell’ACR. Registi di tutto questo sono le Catechiste, impegnate e capaci, che alle spalle, oltre la buona volontà e il bene comune, hanno una preparazione settimanale di scuola di teologia, spiritualità e rapporti umani e sociali.
Le Messe nei giorni feriali si celebrano: una alle ore 8,00 preceduta dalla recita delle lodi e una alle ore 18,00 preceduta dal s. Rosario.
Ogni venerdì pomeriggio alle ore 17,00 si celebra una s. Messa presso l’Oratorio del Crocifisso miracoloso. E secondo un calendario tradizionale ci si ritrova in periodi diversi per l’adorazione al Preziosissimo Sangue di Gesù.
Abbiamo riaperto al culto la prestigiosa chiesa di s. Caterina d’Alessandria, cara agli ortonesi. Durante l’estate è stata celebrata nelle domeniche dei mesi di luglio e agosto alle ore 21,00 una s. Messa denominata la Messa del Turista. Attualmente durante l’anno alle ore 16,30 viene celebrata una s. Messa nella seconda e quarta domenica di ogni mese.
Nella chiesa della Madonna del Carmine, secondo un calendario prestabilito, la sera ci si riunisce per pregare con il rosario meditato.
L’orario delle confessioni ha recepito un ordine vicariale con l’aiuto di sacerdoti, che secondo giorni e orari diversi si alternano nelle confessioni. Colonna portante di questi turni con orari sostitutivi per i sacerdoti assenti è il Canonico Penitenziere e Parroco emerito.
Sotto l’aspetto devozionale ho da sottolineare in maniera positiva: la novena di s. Sebastiano, la novena di s. Tommaso, la novena dell’Immacolata e la Novena di Natale.
Ma altre pie pratiche sono disseminate lungo l’anno quasi come un prato fiorito di margherite in primavera.
Ogni primo venerdì si espone il Ss.mo nella cappella del Sacramento per tutto il pomeriggio, per l’adorazione personale, conclusa dalla Benedizione Eucaristica.
Il parroco oltre alle incombenze dell’ufficio parrocchiale (Certificati, carteggi matrimoniali, ss. Messe) e rapporti con i fedeli e le rispettive famiglie, ecc., è responsabile con un gruppo di volenterose donne del gruppo Caritas e insieme al vice parroco cura l’amministrazione della parrocchia, le finanze, i turni per le messe e altre simili incombenze. E’ inoltre Vicario Foraneo di Ortona.
Ogni mese riunisce tutto il Vicariato (sempre in una parrocchia diversa) per un momento di fraternità con tutti i sacerdoti e per esporre problemi e soluzioni comuni a tutte le parrocchie del Vicariato.
Il vice parroco si occupa della Scuola Catechistica, l’annuale Corso di preparazione al Matrimonio, istruisce e controlla i chierichetti e stabilisce i turni, aiuta ad organizzare il programma della domenica mattina, visita gli ammalati e segue il Coro giovanile.
Durante la settimana vi sono una serie di riunioni parrocchiali. La scuola di formazione per le catechiste, le prove dei due Cori (Cappella Musicale e Coro dei giovani), incontri dei vari settori, (soprattutto il sabato): Catechismo, ACR, Ministranti, Preparazione ai Battesimi, ecc.
La parrocchia ha soltanto volontari (a parte la pulizia della Chiesa) che insieme al Parroco e al vice Parroco si prendono cura dei vari settori.
San Tommaso, come altre parrocchie, ha un Coro principale come la “Cappella Musicale s. Tommaso” con un direttore del coro e un organista che riceve uno contributo molto modesto per il suo lavoro. Inoltre esiste da poco tempo un nutrito “Coro Giovanile” con un direttore del coro e un organista.
Le necessità spirituali dei parrocchiani sono purtroppo normale routine, ma abbiamo segnali abbastanza forti per farci sperare in un cambiamento più radicale. Essi partecipano alla messa domenicale con fede e si confessano periodicamente. Alcuni partecipano alle devozioni serali. Quasi tutti mandano i loro figli alla scuola parrocchiale, altri, pur sostenendo finanziariamente la parrocchia, partecipano poco alla vita parrocchiale durante la settimana. La parrocchia è lì quando serve - per battesimi, prime comunioni, cresime, matrimoni e messe funebri - e i sacerdoti rispondano a quelle piccole emergenze familiari come malattie, incidenti, o morti.
Ma un aspetto molto importante che sta prendendo sempre più vigore, (grazie anche al nostro sito web: www.tommasoapostolo.it), è la visita di Pellegrini, italiani e stranieri, presso la tomba di s. Tommaso.
Anche il “gemellaggio” con la Chiesa di Gerusalemme sta dando i suoi frutti.
Adozioni a distanza e rapporti fraterni con alcuni parroci di Betlemme.
Abbiamo avuto la visita dell’Ausiliare del Patriarca latino di Gerusalemme, Mons. Shomali e incontri con parrocchie di Betlemme. Ci aspettiamo con fiducia che si concretizzi la visita del Patriarca latino di Gerusalemme.
Abbiamo accolto durante quest’anno 36 vescovi del Kerala (India), in occasione della visita ad limina a Roma, i quali non hanno voluto lasciare l’Italia senza salutare il fondatore della loro Chiesa: s. Tommaso.
CONCLUSIONE E SALUTI
Questo è un momento di grazia, un tempo nella storia nel quale noi, clero e laici, siamo chiamati a riconoscere le grandi opportunità che abbiamo per servire Cristo e la sua Chiesa. Dio ci dà i doni che ci servono per rispondere alle sfide che ci aspettano. Non abbiamo ragione di temere, ma un'abbondanza di ragioni per vivere in speranza e fiducia.
Mentre ci muoviamo assieme in spirito di vera collaborazione, una delle sfide che ci aspetta è quella di imparare di più sulla condivisione delle risorse a livello locale. Se il ministero deve davvero essere collaborativo e inclusivo, allora dobbiamo fare maggiori sforzi per "intensificare" e stabilire "rapporti più fraterni" in tutta la comunità parrocchiale. Stiamo creando una vera famiglia di Dio, dove ci accorgiamo che ognuno di noi è protagonista e consapevole di essere per gli altri, importante. Quando capiremo che ci manca la Comunità allora siamo sulla buona strada di una vera conversione in un cammino di fede veramente positivo.
La nostra è una ricca eredità, un'abbondante donazione. Ma questo non è un tesoro d'oro o d'argento. Piuttosto, la nostra eredità è un'abbondanza di doni, un fiorire di doni più abbondante di quanto abbiamo mai immaginato!
Il Signore Gesù datore di ogni carisma ci accompagni con il suo tenero amore e doni a ciascuno di voi tutte quelle grazie e benedizioni che possiate desiderare.
Con i nostri auguri natalizi vi porgiamo anche quelli di un fruttuoso e impegnativo 2012. Il Signore Gesù ci accompagni ora e sempre. Amen
Con affetto
D. Pino, p. Giuseppe, D. Tarcisio, Diac. Tommaso e Alessio seminarista