E questo dimostra in nuce quanto siamo suggestionabili dagli annunci che sentiamo qua e là. Siamo chiamati a verificare l'affidabilità di ciò che ci giunge per non correre il rischio di lasciarsi portare o meglio spaventare da qualsiasi vento ci avvolga. Gesù ci invita a non spaventarci di eventi che per la loro tragicità sembrano portare alla distruzione e alla fine. Tutto quello che avviene ha un significato che va oltre ciò che appare: restare fiduciosi nello sguardo di Dio consente di vivere in pienezza la vita e di gustare il bene del momento attuale, il dono del tempo. Guerre, terremoti, carestie, pestilenze, fatti terrificanti e segni grandi dal cielo? Sono e saranno con noi... Prigionie, persecuzioni, calunnie? Sono e saranno con noi. Quale la chiave di lettura di tutto? Sono occasioni per dare testimonianza di una provenienza diversa. Non c'è bisogno di difendersi in tanta precarietà e ostilità. L'equilibrio e la sapienza del cuore saranno parola di risposta per chi veste gli abiti dell'avversare... Tradimenti dei legami più sacri, clima di urto e di non pace: il nome di Cristo separa, divide, svela i pensieri dei cuori, provoca ribellione? Cosa importa? Quando l'amore di Dio ha afferrato la tua esistenza i tuoi spazi sono spazi aperti e tutti i sentimenti altrui non sono più per te armi, semmai sono sentieri da percorrere per risalire alle fonti originarie dell'essere, a quella immagine di Dio sepolta tra le macerie di rivalse e ingiustizie. L'appartenere a Qualcuno che è Padre di tutti fa sì che non venga meno la tranquillità del cuore, perché nulla è fuori della sua portata di perdono. Perseverare nell'attesa, ecco il segreto della salvezza. Un'attesa che si chiama incontro. Incontro con l'Assoluto, incontro con il Volto dell'Amore.