Gesù si rivela come l’unica via per arrivare al Padre, la verità della sua rivelazione e la vita del Padre che egli stesso ci comunica. Essere Cristiani significa quindi seguire il cammino da lui tracciato. Questo cammino parte dalla consapevolezza della propria miseria per arrivare alla comunione con Dio e con i fratelli.
Prima lettura At 6,1–7: Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo
Nella comunità dei primi Cristiani sorgono contrasti tra i fedeli di lingua e di cultura diverse. Invece di far finta che il problema non esista, i dodici chiamano tutta la comunità a collaborare per trovare insieme una soluzione, scegliendo come criteri la guida dello Spirito e la priorità della Parola.
Dal Salmo 32 - Il tuo amore, Signore, sia su di noi: in te speriamo
L’uomo giusto esulta nel Signore perché presso di lui è la giustizia e perché rendergli lode significa mettersi al servizio di quanto c’è di più bello nella vita.
Seconda lettura1Pt 2,4–9. Voi stirpe eletta, sacerdozio regale.
Pietro rassicura e rafforza i suoi fratelli nella fede nella tribolazione. Egli descrive la Chiesa come popolo eletto. Come Israele essa è infatti chiamata ad essere un popolo di sacerdoti. Il nuovo sacerdozio è basato sul sacrificio di Cristo sulla croce, ed abilita ad un nuovo culto spirituale.
Riflessione sul vangelo Gv 14,1–12. Io sono la via, la verità e la vita.
Gesù, prima di lasciarli, invita i discepoli a non avere timore. La reazione degli apostoli, che non comprendono le parole di Gesù, conduce il dialogo in domande e risposte nelle quali Gesù si rivela come la risposta ai desideri più profondi di ogni uomo: vedere il volto di Dio.