da Il Mosaico 7 Ottobre 2012

 

Prima lettura -·Gen 2,18-24:
I due saranno una sola carne.
Dalla creazione l'uomo e la donna sono chiamati all'unione profonda, perché creati per amarsi e unirsi in una sola carne.

Dal Salmo -·127 (128) :
Ci benedica il Signore, fonte della vita.
Il Salmo ci invita a cantare la gioia della famiglia, segno della benedizione di Dio per ogni uomo.

Seconda lettura -·Eb 2,9-11:
Colui che ci santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine.
La lettera agli Ebrei ci invita a contemplare la grandezza di Gesù, che ci ha salvato con la sua passione e la sua morte.

Canto al Vangelo -·(1Gv 4,12) :
Alleluia, alleluia. “Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi 
e l’amore di lui è perfetto in noi”.· Alleluia.

Vangelo -·Mc 10,2-16 :
L'uomo non separi ciò che Dio ha congiunto.
Nella disputa sul matrimonio la risposta di Gesù è netta: l'uomo e la donna hanno pari dignità e sono stati creati perché si unissero nell'amore.

 

<< XXVII Domenica del Tempo Ordinario  >>


LITURGIA DEL GIORNO - ASCOLTO DEL VANGELO
(www.lachiesa.it)
ASCOLTO DEL VANGELO (Youtube)
(www.laporzione.it)


Approfondimenti

                             ANNO DELLA FEDE
 Lettera pastorale per l’anno 2012-2013
    Sogni del Parroco e dei suoi collaboratori
                                 (2a parte)





5 - Poveri e povertà

          Sogniamo di dare stabilità e continuità alla Caritas, cercando nuovi volontari.
Sogniamo di coinvolgere sempre più tutta la comunità (in tutte le sue espressioni di età e di sensibilità) in questo campo anche per individuare i bisogni delle "nuove povertà" del nostro tempo che non sempre sono legate a povertà economica ma creano altrettanta disperazione, emarginazione, solitudine.
Sarà un'opera da affidare con coraggio alla Provvidenza e contemporaneamente da realizzare insieme alle altre comunità cristiane, soprattutto del Vicariato, e in stretto dialogo con la comunità civile.
Certamente vanno promosse le iniziative di carità presso paesi lontani attraverso l'azione di "gruppi missionari", allargando le collaborazioni e il coinvolgimento di tutti.

6 - Festa – Domenica

          Sogniamo una comunità cristiana che si raduna tutta nel "Giorno del Signore"; una comunità che attende e prepara questo momento e che ad esso attinge per vivere ogni giornata.
Una comunità che accoglie dalle mani del Crocifisso Risorto il giorno della Festa e della Pace, della pienezza della vita. Una comunità che fa della Domenica il Giorno che dà senso a tutti gli altri giorni. Il "Giorno del Signore, della Risurrezione" dove l'Eucarestia è il cuore di un giorno dedicato all'incontro, alla cura della felicità di tutti, a crescere insieme nella capacità di affrontare con la fede i passi della vita. Il "Giorno del Signore" dove si sperimenta di essere Famiglia di famiglie, tutti legati da quella parentela speciale con Cristo che "illumina" per accogliere e raggiungere chiunque nella vita di ogni giorno.
Troveremo i tempi per affrontare l'agenda rigonfia di appuntamenti e custodire, nel modo migliore possibile, questo dono grande, frutto della Pasqua, che è la Domenica.

7 - "Primo annuncio", Catechesi, Missione

Sogniamo di condividere con tante persone la passione per l'annuncio del Vangelo, in particolare agli adulti che sono "mossi" alla riscoperta della fede, che sono in ricerca. E' la vita che provoca il "riaffacciarsi" alla finestra del Vangelo e della Chiesa: il matrimonio, la nascita dei figli e la loro educazione, le fatiche dell'adolescenza e le prime scelte di vita, difficoltà nel lavoro o negli affetti, la malattia e la vecchiaia, il dover affrontare la morte di persone care o la solitudine.
In tutte queste situazioni è necessario essere pronti per un annuncio occasionale del Vangelo ma anche "organizzarsi" per offrire uno sguardo di fede, un luogo, una comunità che accompagna. Spesso anche il catechismo ai bambini e ai ragazzi è dentro questa varietà di situazioni.
Pur mantenendo i percorsi tradizionali (sacramenti dell'iniziazione cristiana, catechismo e campiscuola) sogniamo di pensare e attuare, insieme a tutti i catechisti e gli educatori, iniziative "trasversali" per un primo annuncio, per una riscoperta sistematica anche dei contenuti della fede (inseparabili dalla pastasciutta e da un buon bicchiere di vino...).
Un'attenzione speciale richiederà tutta la fascia degli adolescenti e dei giovani: non basteranno "percorsi" particolari; saranno necessari fratelli e sorelle "maggiori" che si dedicano a loro da testimoni nella fede, conoscitori veri del mondo giovanile della scuola, dell'università e del lavoro...
Sogniamo di poterci "formare" insieme a tutti i catechisti e gli educatori della comunità offrendo ed indicando le più diverse possibilità in parrocchia, in diocesi o a livello nazionale.
La prospettiva più grande è quella di prendere sul serio l'invito a portare il Vangelo "fino agli estremi confini della terra": è il mondo della "missione" presso popoli che non hanno mai sentito parlare di Gesù. Già molte persone presso la nostra comunità stanno aiutando nei loro bisogni materiali tante persone di paesi lontani attraverso l'attività dei missionari.
Speriamo che questo muova il cuore ad accogliere una vera e propria chiamata a portare il Vangelo in terre lontane, dedicando a questo tutta la vita.

8 – Famiglia

          Il mondo della famiglia, Chiesa domestica, è lo snodo attraverso il quale passa tutta la vita di una comunità parrocchiale, famiglia di famiglie.
Famiglie e gruppi di vario tipo ma sempre con la caratteristica familiare o ad essa legate.
A tal punto che diventa un impegno di tutta la comunità cristiana trovare un calore familiare a chi si trovasse solo.
Direi di più: una comunità cristiana che non fa fare esperienza di famiglia a chi la incontra durante l'Eucarestia o in altre occasioni rischia di non dare testimonianza al Vangelo di Gesù.
Il nostro Dio è Trinità. E' un Dio famiglia e il suo Amore è primariamente Amore nuziale.

La famiglia cuore della Chiesa e cellula della società va sostenuta e curata in modo speciale.
La modalità più sana è quella di offrire alle famiglie, e agli sposi in particolare, luoghi dove incontrarsi, confrontarsi sulla vita quotidiana e aiutarsi. Non fermandosi però soltanto ad una generica "assistenza familiare" o ad una risposta al ritrovato bisogno di socialità.
"Muoversi" con lo sguardo della fede, in sintonia con tutta la comunità, permette di dare testimonianza negli ambienti più diversi e di invitare ad appartenere a quella Chiesa che mi dona una famiglia di famiglie al seguito di Gesù.
Sogniamo perciò di consolidare la presenza dei gruppi famiglia e contemporaneamente di renderli luoghi aperti, attraversati da tutta la vitalità della comunità. "Luoghi" dove emergono proposte e disponibilità, dove si incrocia l'opera dei catechisti con quella degli operatori della carità, dove viene promosso il dialogo tra generazioni, dove vengono arricchiti e sostenuti i progetti per i giovani, dove giungono suggerimenti e collaborazioni per la liturgia o per i rapporti con la società civile…
Penso alla realtà degli sposi e delle famiglie come una attenzione pastorale in continuo rinnovamento sempre più in profonda collaborazione con il parroco e gli altri operatori pastorali.
Tante e decisivi i campi di azione. Solo per citare i più delicati: accompagnamento di coppie in difficoltà, educazione dei propri figli - e dei giovanissimi in genere - all'amore e all'affettività, preparazione al Sacramento del Matrimonio e del Battesimo, accoglienza della Vita (adozioni, no all'aborto, handicap...), aiuto per la benedizione delle famiglie, valorizzazione della ricchezza dell'azione educativa dei nonni, ricerca del lavoro e della casa, economia domestica... e tutto questo dentro la bellezza della Fede cristiana, della Parola e dell'Eucarestia, della Chiesa.

    

(continua 2)