da Il Mosaico 14 Ottobre 2012

 

Prima lettura -·Sap 7,7-11:
Al confronto della sapienza stimai un nulla la ricchezza.
La sapienza della Bibbia è anzitutto saggezza di vita: saper vedere le cose con gli occhi di Dio, non fermarsi alle cose materiali.

Dal Salmo -·89 (90) :
Donaci, o Dio, la sapienza del cuore.
Chiediamo con le parole del Salmo il dono della sapienza divina.

Seconda lettura -·Eb 4,12-13:
La Parola di Dio scruta i sentimenti e i pensieri del cuore.
Al centro della vita del cristiano sta la Parola di Dio, che illumina tutto, anche le cose più nascoste.

Canto al Vangelo -·(Mt 5,3) :
Alleluia, alleluia. “Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli”.· Alleluia.

Vangelo -·Mc 10,17-30 :
Vendi quello che hai, poi vieni e seguimi.
Ogni uomo che cerca la salvezza deve fare i conti con una scelta fondamentale: quella di seguire Gesù senza mezze misure e senza ripensamenti.

 

<< XXVIII Domenica del Tempo Ordinario  >>



(www.laporzione.it)


Approfondimenti

                             ANNO DELLA FEDE
 Lettera pastorale per l’anno 2012-2013
    Sogni del Parroco e dei suoi collaboratori
                                 (3a parte)


9 - Vocazioni alla vita consacrata
          Sogniamo la testimonianza delle persone consacrate presenti a vario titolo dentro la vita della nostra parrocchia (preti compresi), per ricordare a tutti, ragazzi e ragazze, la possibilità della Vita Consacrata (che ovviamente può assumere le forme più diverse, dalla vita contemplativa, al servizio pastorale o in una consacrazione "secolare").
La vita ordinaria della comunità cristiana accompagna a pronunciare il Sì fondamentale a Gesù Cristo (in questo senso la vita stessa è Vocazione) ma a qualcuno il Signore depone nel cuore un desiderio in più. E' una possibilità che va verificata per non "perdere" il proprio posto nella storia solo per paura o perché nessuno ci ha aiutati a capire. Come e più di un innamoramento, anche il pensiero di consacrarsi a Dio va affrontato seriamente: potrebbe essere l'Amore decisivo. Ogni battezzato adulto della comunità è chiamato a "prendersi cura" della crescita cristiana dei più piccoli; ciascuno per la sua parte, condivide la responsabilità di aiutare un/una giovane a rispondere alla chiamata del Signore, qualsiasi essa sia.

10 - Bambini e Ragazzi
          Sogniamo un oratorio e dei campi da gioco sempre più pieni di bambini e di giovani/ adulti che li accolgono, li conoscono, li amano come li ama Gesù.
Sogniamo la parrocchia come un luogo prezioso e delicato dove tutto questo viene preparato con una cura estrema perché, in stretta collaborazione con le famiglie, ciascun bambino sperimenti di essere accolto, amato, valorizzato fin dai primissimi mesi di vita.
Sogniamo di non lasciare al caso o all'improvvisazione nessuna iniziativa per i bambini. Sogniamo di prepararla con i genitori, con i catechisti, con animatori, con gli altri educatori coinvolti: insegnanti della scuola elementare e media, mondo dello sport, reparti pediatrici e associazioni specifiche, consultori...

11 - Giovani e giovanissimi
          Questo sogno si inserisce in quello precedente dei bambini e dei ragazzi. Tutto quello che abbiamo sognato per i ragazzi vale anche per i giovanissimi e i giovani.
Qui però, pensando all'età della giovinezza, il nostro sogno si fa più specifico.
L'adolescente è chiamato a far la fatica di "rinascere" e di riconoscere la propria identità, dentro a un groviglio di relazioni, di esperienze in tante direzioni, di disistima di sé e di desideri contrastanti. Il giovane si troverà poco dopo a dover prendere decisioni importanti circa la vita affettiva e di coppia, la gestione del legame con la famiglia di origine, il percorso di studi e la prospettiva lavorativa, la stessa esperienza religiosa e di fede (senso della vita), il rapporto con la società e la politica, l'uso dei beni e dei soldi...
E allora sogniamo una comunità cristiana che offra ai giovanissimi e ai giovani luoghi, persone e proposte che li accompagnino a rispondere Sì alla vita e Sì al Signore della vita.
Molte sono le possibilità che conducono all'accoglienza della vita e alla riscoperta della Fede cristiana: vanno offerte tutte nella fiducia che sarà il giovane a scegliere (anche in base alla loro significatività e alla propria storia personale).
Partecipazione ai gruppi parrocchiali di incontro e formazione; esperienze associative (AC,...). E inoltre: esperienze specifiche nazionali o internazionali, pellegrinaggi, esperienze di spiritualità e di servizio parrocchiale o diocesano; valorizzazione di capacità musicali, artistiche, tecniche, sportive...
Tali momenti formativi e tali esperienze non devono però essere "mattoni isolati" che alla fine formano soltanto un cumulo informe di materiale.
Ciò che conta è che ciascuna proposta conduca all'incontro con Gesù crescendo nell'esperienza di Chiesa che pone al centro l'Eucarestia e un cammino comunitario (mai solitario). Oggi si rilevano percorsi diversissimi per giungere alla riscoperta della fede e all'appartenenza alla Chiesa: ecco perché oltre ad offrire una formazione "ordinaria" dentro la vita parrocchiale e/o associativa (con tutta la sua insostituibile ricchezza) vanno anche mostrate e sostenute le altre possibilità che inizialmente passano per altri canali (nazionali, internazionali, interessi particolari...) ma che possono sfociare ugualmente a generosi Sì al Signore.
Certamente va aumentata l'attenzione e il collegamento con il mondo della scuola, dell'università e del lavoro anche con un'azione specifica di alcuni adulti competenti soltanto per questo.
Gli ultimi due pensieri:
- Attenzione nella cura della Liturgia in modo che le celebrazioni (Eucaristia, Sacramento della Riconciliazione, Matrimoni) siano partecipate e preparate maggiormente dai giovani stessi. - E' decisivo infine che tutta questa attenzione alla pastorale giovanile non si fermi alla dimensione parrocchiale; si arricchisca collegando tutte le realtà del vicariato e si nutra degli appuntamenti diocesani (e internazionali) lungo il corso dell'anno.

12 – Anziani
          Nella nostra comunità, anche per la sensibilità dei precedenti parroci, è presente una cura particolare per tutto il mondo degli "anziani". Mondo sempre più diversificato (enorme tesoro di competenze e di relazioni insieme a difficoltà) con esigenze continuamente nuove.
C'è chi è rientrato a tempo pieno nel compito educativo come nonno e come nonna, c'è chi si ritrova "rallentato" dagli acciacchi, chi è sostenuto da un reddito più che sufficiente e chi improvvisamente si è scoperto sulla soglia della povertà, c'è chi è sostenuto da figli e parenti e chi si ritrova solo e magari con lo sfratto alle porte...
E' un mondo che rivela bisogni diversissimi e contemporaneamente è un grande dono per le famiglie e la comunità.
Sogniamo che tutti si sentano responsabili e che questo impegno crei un rinnovato dialogo tra le generazioni.

    

(continua 3)