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anno 2° numero 9 del 28 novembre 2010
I DOMENICA DI AVVENTO / A

Inizia, con questa Domenica, un nuovo Anno liturgico, un lungo arco di tempo, durante il quale, contempleremo, e celebreremo con la Chiesa, tutto il Mistero di Cristo Redentore, Mistero, che feconda la Storia, ed illumina il tempo, con la verità di Dio.
In questo modo l'uomo viene guidato, passo, passo, a ricostruire quella immagine divina, iscritta nel suo essere, offuscata dal peccato, e, che ci Ë stata ridonata, in tutto il suo splendore, dal Figlio di Dio, incarnato in Ges˘ di Nazareth, morto e risorto per noi, e del quale aspettiamo il ritorno, nella gloria. Questa attesa, fatta, di desiderio, Ë quel che celebriamo, in modo particolare, nel Tempo di Avvento, che puntualmente, ritorna, anno dopo anno, solo apparentemente uguale, ma sempre di verso, per l'accresciuto dallo slancio di fede. Ora, mentre celebriamo, la prima venuta, e aspettiamo, con fede quella definitiva degli ultimi tempi, non dobbiamo dimenticare che c'è un avvento, intermedio, continuo, misterioso ma reale; il Padre, infatti, manda incessantemente, il suo Figlio, a chi lo desideri e lo implori: "VIENI, SIGNORE GESU'"; Ë, questa, l'invocazione che deve accompagnare sempre, e, in modo particolare in questi giorni, ogni credente, e alla quale il Figlio di Dio risponde con la sua presenza di grazia. Le parole del Signore, che l'evangelista Matteo riporta, possono, a prima vista, incutere paura, col ricordo di quel diluvio inatteso che inghiottÏ tutti; ".. cosÏ sar‡ anche alla venuta del Figlio dell'uomo. "; ma, l'ammonimento del Maestro ha come unico obiettivo la salvezza, e non la minaccia; ed E' per questa ragione, che Egli ci richiama alla realt‡ della vita, alla sua finitudine e fragilità, perchè la viviamo non da insensati, ma nel giusto modo, col desiderio vigile dell'incontro e della familiarità crescente con Dio che ci fa dono del Figlio redentore. Si, Il Signore verrà, e noi lo attendiamo col desiderio e la fede di chi sa che Ë Lui la sorgente e la meta ultima del nostro esistere. CosÏ, celebrare, ancora una volta, l'avvento del Figlio di Dio, significa lasciarsi coinvolgere nella missione del Cristo redentore, che realizza il progetto salvifico del Padre; un progetto grandioso, che, sicuramente sfugge alla nostra immaginazione, ma che il profeta Isaia in tempi remoti, aveva intravisto. La Liturgia eucaristica, di questa prima domenica d' Avvento, ci esorta a ìcamminare nella luce del Signore...." » questo il desiderio da coltivare durante il Tempo di Avvento: quello di salire verso la luce, rivestiti di Cristo, sostenuti dalla fede, animati dalla speranza e operosi nell'amore, che ci unisce agli altri uomini e ci rende graditi a Dio.

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