Lo stato economico e finanziario della parrocchia secondo i criteri di “trasparenza e di rendiconto”
Nello “Strumento di lavoro” per la seconda sessione della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi: “Come essere Chiesa sinodale missionaria”, ai nn. 73-79 si tratta di “Trasparenza, rendiconto valutazione” nella parte II – Percorsi.
73. Una Chiesa sinodale ha bisogno di cultura e pratica della trasparenza e del rendiconto (accountability), che sono indispensabili per promuovere la fiducia reciproca necessaria per camminare insieme ed esercitare la corresponsabilità per la comune missione. Il suo fondamento è da ricercarsi nella natura della Chiesa quale mistero di comunione.
74. Atti degli apostoli 11,2-3: il rendere conto del proprio ministero alla comunità appartiene alla tradizione più antica, risalendo alla Chiesa apostolica. La teologia cristiana del servizio (stewardship) offre un quadro di riferimento al cui interno comprendere l’esercizio dell’autorità e situare la riflessione su trasparenza e rendiconto.
75. Nel nostro tempo, la richiesta di trasparenza e rendiconto nella Chiesa e da parte della Chiesa si è imposta a seguito della perdita di credibilità dovuta agli scandali finanziari e soprattutto agli abusi sessuali e di altro genere su minori e persone vulnerabili. La mancanza di trasparenza e di forme di rendiconto alimenta il clericalismo, che si fonda sull’assunto implicito che i Ministri ordinati non debbano rendere conto a nessuno dell’esercizio dell’autorità loro conferita.
76. Se la Chiesa sinodale vuole essere accogliente, allora rendiconto e trasparenza devono essere al centro della sua azione a tutti i livelli e non solo al livello dell’autorità. Tuttavia, chi ricopre ruoli di autorità ha una responsabilità maggiore a riguardo. Trasparenza e rendiconto non si limitano all’ambito degli abusi sessuali e finanziari. Devono riguardare anche i piani pastorali, i metodi di evangelizzazione e le modalità con cui la Chiesa rispetta la dignità della persona umana, ad esempio per quanto riguarda le condizioni di lavoro all’interno delle sue istituzioni.
77. La trasparenza deve essere una caratteristica dell’esercizio dell’autorità nella Chiesa. Oggi appaiono necessarie strutture e forme di valutazione regolare del modo in cui sono esercitate le responsabilità ministeriali di ogni genere. La valutazione favorisce la loro crescita e capacità di svolgere un servizio migliore.
78. Costruire forme e procedure efficaci di trasparenza e rendiconto.
79. Pare necessario garantire quanto meno:
a) un effettivo funzionamento dei Consigli degli affari economici;
b) il coinvolgimento effettivo del Popolo di Dio, in particolare dei membri più competenti, nella pianificazione pastorale ed economica;
c) la predisposizione e la pubblicazione (effettiva accessibilità) di un rendiconto economico annuale, per quanto possibile certificato da revisori esterni, che renda trasparente la gestione dei beni e delle risorse finanziarie della Chiesa e delle sue istituzioni;
d) un rendiconto annuale sullo svolgimento della missione, che comprenda una illustrazione delle iniziative intraprese in materia di safeguarding (tutela dei minori e delle persone vulnerabili) e di promozione dell’accesso delle donne a posizioni di autorità e della loro partecipazione ai processi decisionali;
e) procedure di valutazione periodica dello svolgimento di tutti i ministeri e incarichi all’interno della Chiesa. Anche in questo caso, si tratta di un punto di grande importanza e urgenza per la credibilità del processo sinodale e della sua attuazione.
Nella nostra parrocchia è costituito e operante il “Consiglio per gli Affari Economici” che per ogni anno valuta gli interventi economici da preventivare in vista di interventi di ordinaria e straordinaria amministrazione, compila ed approva il rendiconto economico da presentare all’economato della nostra curia diocesana. Di seguito pubblichiamo i bilanci degli anni 2021-2022-2023. Per l’anno 2020 è stato fatto il passaggio di consegne dal precedente parroco all’attuale amministratore e consegnato alla curia.