Carità

SPECIALE CARITAS

1° LA CARITAS PARROCCHIALE


PERCHÉ LA CARITAS ?

Perché la nostra comunità cristiana di s. Tommaso - Ortona non si limita a celebrare la Parola ma vive il comandamento dell’Amore, divenendo la “Chiesa del grembiule” che si mette al servizio dei “poveri più poveri”, lavando i piedi sull’esempio di Gesù.

Perché occorre passare: • dalla carità come elemosina, alla carità come disponibilità all’ascolto, all’accoglienza e alla condivisione; • dalla occasionalità degli interventi caritativi, alla costanza nell’attenzione e nel servizio ai poveri; • dalla delega a persone volenterose, al coinvolgimento di tutta la Parrocchia, delle famiglie e dei singoli;

Perché è compito dei ‘fedeli’, dal Pastore al Consiglio Parrocchiale fino ad ogni uomo diffondere il precetto della carità che Gesù ha proclamato e vissuto con la Sua vita e diffondere in tutta la nostra Comunità anche laica la ‘cultura della carità ‘ che trova nel “farsi prossimo” la sua più autentica e vera espressione. Per attuare tutto ciò, esiste nella nostra Comunità la Caritas Parrocchiale.

LA CARITAS PARROCCHIALE, COS’È E COSA NON È
Non è un gruppo di volontariato;
Non è un gruppo di delegati dal resto della comunità a fare azioni caritative;
Non è un servizio di supplenza alle umane povertà, altrimenti ingestibili.

È L’ORGANISMO PASTORALE A CUI IL PARROCO AFFIDA IL COMPITO DI SENSIBILIZZARE, PROMUOVERE, COORDINARE IL SERVIZIO COMUNITARIO DELLA CARITÀ, ALL’INTERNO DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE E NEL TERRITORIO IN CUI ESSA È INSERITA.

La Caritas ha funzione di sensibilizzazione e di animazione, che si concretizza:
- nel ricercare e individuare le aree dei bisogni e delle povertà;
 - nel ‘chinarsi’ su di esse offrendo aiuti concreti;
- nell’individuare persone disponibili al ‘servizio’;
- nel coordinare tutti gli interventi di carità.
- nel ricercare ogni forma di aiuto economico per fronteggiare le povertà

Per questo:
- traccia e fa conoscere la mappa dei bisogni
- stila l’albo delle risorse e ne promuove la raccolta

La Caritas Parrocchiale ha il suo Presidente nel Parroco che è colui che ‘presiede nella carità, è rappresentata nel Consiglio Parrocchiale dal Direttore, nominato dal Parroco, e ha i propri aderenti in tutti coloro, credenti e non, che vogliono compromettersi nel “pianeta carità”.

PROGETTO CARITAS GIOVANILE
Perché: è volontà della Parrocchia nei suoi organi istituzionali, che accanto alla Caritas sorga anche la ‘Caritas Giovanile’ per sensibilizzare i giovani al tema della solidarietà umana e cristiana e per offrire ai medesimi la possibilità di concrete esperienze di volontariato.

Per questo: - si organizzano incontri formativi per i ragazzi delle medie e per i giovani che ne fanno richiesta per illustrare il tema della carità evangelica - si propongono piccole esperienze di carità - il Pastore nomina un direttore della C.G. che si affianca a quello della Caritas Parrocchiale - gradatamente fa propri gli ambiti in cui opera la Caritas Parrocchiale.


2° I SERVIZI DELLA CARITAS PARROCCHIALE


SERVIZI “AVEVO FAME” – “MI AVETE VESTITO”
La Caritas Parrocchiale si fa carico di chi ha bisogno di cibo e di vestito, accogliendo l’invito di Gesù: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, ero nudo e mi avete vestito”.
Per questo:
 - Stende la mano e chiede ai fedeli “dal cuore grande” che “restituiscano” ai bisognosi quanto di loro spettanza.
- Gestisce con responsabilità i viveri del “Banco alimentare”
- Organizza due o tre raccolte di viveri nel corso dell’anno
- Raccoglie indumenti in buon stato per neonati, bambini, ragazzi, uomini e donne con due “questue” annuali e raccoglie le eccedenze vestiarie delle famiglie per donarli ad altri centri Caritas della Diocesi.

NUMERO TELEFONICO
 E’ un servizio per le persone anziane, sole e ammalate, impossibilitate a muoversi. Gli anziani con una semplice telefonata al Parroco o al direttore possono accedere liberamente alla fruizione di piccoli servizi quali:
- commissioni nei negozi, la spesa quotidiana
- riparazioni e pulizie domestiche
- ritiro ricette mediche e medicinali in farmacia
- compilazioni di vaglia, documenti, dichiarazioni
- momenti di compagnia
- altri piccoli servizi
Membri della Caritas e volontari sono disponibili.

PROGETTO FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
Compito della Caritas è quello di reclutare e formare volontari idonei che abbiano nel cuore e nella mente l’anelito evangelico della carità e sappiano “farsi prossimo” solo ed esclusivamente alla “maniera evangelica”.

Per questo:
Ogni anno, nel mese da stabilirsi, organizza una giornata come Festa dell’Ammalato.
Ogni anno, nel mese di ottobre, organizza una ‘giornata della carità per informare la popolazione delle necessità e di quanto si sta facendo per porvi rimedio.
Ogni anno pastorale organizza un incontro di catechesi formativa per adulti, aperto a tutta la comunità, per approfondire un brano della Bibbia sulla Carità; oppure, per studiare un documento del Magistero della Chiesa sulla carità.
Fa conoscere agli alunni delle scuole, con le debite autorizzazioni, e ai giovani, quanto concerne la Caritas Parrocchiale mostrando loro tutte le espressioni di solidarietà in cui si articola l’amore gratuito e solidale di un uomo verso un altro uomo.
Invita i giovani a fare esperienze di volontariato nelle varie realtà di cui è ricca la nostra Comunità.

EMERGENZE E RACCOLTE
La Caritas Parrocchiale si fa carico anche delle emergenze che si verificano in seguito a guerre e a calamità naturali.
Seguendo le indicazioni della Caritas Diocesana:
- Organizza le spedizioni di quanto raccolto in collaborazione con il Comune o altre associazioni.
- Organizzare in collaborazione col Comune e con le altre associazioni la raccolta di fondi e ne cura l’invio.

STRUMENTI DI COMUNICAZIONE SOCIALE
Arrivare ai lontani, raggiungere “la pecora che non c’è”, far poi compagnia alle persone anziane, sole ed ammalate sono servizi cari alla Parrocchia che si serve del foglio “Il Mosaico”, della Sede, servizi eletti di carità.

Per questo:
- BOLLETTINO PARROCCHIALE: IL MOSAICO informa periodicamente su quanto si fa nel pianeta carità, offrendo alla comunità una giusta comunicazione sulle ‘situazioni’ di bisogno e sugli interventi.
- SEDE: offre momenti di ritrovo, di riunione, di svago ecc.
Con quanto raccoglie dà una mano nel ‘fare carità’.


3 ° CARITA’ e AMMALATI ed ANZIANI

Oggi, più che mai, viste le prospettive della riforma sanitaria nazionale, il malato rimarrà sempre meno in ospedale per essere rimandato alla propria abitazione il più presto possibile.
Ciò comporta che l’accompagnamento nella malattia debba diventare una attenzione di tutta la comunità parrocchiale.
In particolare:
- il parroco «assista con traboccante carità gli ammalati, soprattutto quelli vicini alla morte, nutrendoli con sollecitudine dei sacramenti e raccomandandone l'anima a Dio; con speciale diligenza sia vicino ai poveri e agli ammalati, agli afflitti»
- le famiglie che stanno soffrendo per la malattia del loro familiare diano chiara testimonianza di cristiana solidarietà: ciò diventa una testimonianza particolarmente significativa della dignità e del valore di ogni persona davanti a Dio.
- tutti i cristiani devono farsi carico della custodia, aiuto e cura degli ammalati della comunità. Per questo è importante che ogni parrocchia ponga in essere un vero e proprio progetto affinché ogni ammalato possa sentirsi incontrato, accompagnato e sollevato.


LINEE PASTORALI DELLA NOSTRA PARROCCHIA

Valorizzare la presenza dei malati all'interno della comunità. I malati non sono una zavorra per le parrocchie, ma anche loro sono importanti soggetti evangelizzatori. Trovare modi e occasioni per essere vicini a tutti i parrocchiani ricoverati per serie malattie nelle strutture sanitarie, affinché non si sentano estraniati dalla comunità. Coinvolgere la Caritas e le associazioni ecclesiali che si dedicano a questo settore perché di tanto in tanto visitino a nome e per conto della Parrocchia i malati. Per facilitare l'accostamento dei malati ai sacramenti la parrocchia sia divisa in zone con a capo un ministro straordinario della comunione eucaristica il quale almeno settimanalmente porta loro Gesù Pane di vita.
Il Pastore, così, potrà prestare particolare attenzione ai sacramenti della confessione, dell'unzione degli infermi e al viatico. Catechizzare spesso i fedeli sui temi della malattia, della sofferenza, della morte, specialmente in occasione della giornata mondiale del malato. Si educhino i giovani alla attenzione quotidiana verso le forme di emarginazione sociale, quindi anche verso gli ammalati, gli anziani soli in casa… Si insegni sempre qui che la carità non si deve fare solo a Natale ma che è uno stile di vita.