Saluto a Padre Giuseppe Koren 2012

Te Deum laudamusBasilica Cattedrale di San Tommaso apostolo
Saluto a Padre Giuseppe
Domenica 4 marzo u.s. 2^ di Quaresima, nella s. Messa delle ore 11,00 la Comunità di s. Tommaso ha salutato ufficialmente P. Giuseppe, vice parroco per due anni presso la Basilica Cattedrale, promosso a Parroco in solido con p. Giorgio alla Parrocchia Maria ss.ma Assunta di Tollo. Nello stesso tempo abbiamo salutato il suo successore p. Agostino che prende il suo posto ed entra in pieno nella pastorale parrocchiale.

E’ stata una celebrazione piena, intensa e molto commovente, soprattutto per l’affetto e la simpatia che p. Giuseppe ha saputo suscitare in questi due anni.

Alla fine della celebrazione p. Giuseppe ha voluto rivolgere il suo saluto a tutta la comunità:

Il tempo è compiuto. Il giorno del trasferimento è arrivato.

È difficile per me, in questo momento, tracciare un filo che possa collegare tutte le esperienze che come uomo e come prete mi hanno portato qui. I primi anni del mio sacerdozio in Italia sono trascorsi proprio in questa Parrocchia di san Tommaso apostolo. Con sincerità, io vi dico, questa è stata un’esperienza ricchissima per me.

Come voi sapete, io sono un figlio di san Tommaso e faccio parte della società missionaria di San Tommaso. Io mi considero fortunato perché il Signore, tramite Mons. Carlo Ghidelli e il Direttore Generale della mia congregazione, mi ha portato qui in questa parrocchia.

Per me è stata doppia gioia, rendere il mio servizio qui ad Ortona, dove san Tommaso è venerato come patrono della città e della diocesi. Le parole dette dall'arcivescovo presentandoci (padre Giorgio e me) qui in questa cattedrale nel mese di 10 maggio 2009 mi hanno dato l’energia e la carica sufficienti per rendere il mio servizio come vice parroco. Io ricordo molto bene le parole e le ripeto: “Alla fine, io sono riuscito. I figli sono arrivati a casa loro. I figli di san Tommaso presso la tomba di san Tommaso”.

Carissimi adesso è giunta l’ora per me di lasciare san Tommaso, mio padre della fede e la comunità parrocchiale, mia madre, per far crescere la devozione a san Tommaso anche a Tollo e per il bene della diocesi.

Io sono venuto come un bambino, perché con conoscevo la lingua, né la cultura italiana. Voi tutti mi avete dato una mano ad imparare la lingua e la cultura e a farmi crescere con la correzione positiva e fraterna. Ora mi sento un po’ come il bambino che è cresciuto, che è chiamato a camminare in modo ancora più coraggioso e a scegliere l’andatura giusta e che si trova ora ad iniziare la corsa. Gli anni trascorsi qui, anche se pochi, neanche tre, sono stati intensi e belli. Un senso di accoglienza fraterna e reciproca ha accompagnato questa prima esperienza da vice parroco.

In questo cammino non sono mai stato solo: Io credo veramente di essere stato accompagnato dal Signore Gesù, continuamente riscoperto come via, verità e vita, dalla Vergine Maria, modello di servizio e da san Tommaso con la sua famosa professione di fede “Signore Mio, Dio mio”.

Ricordo e ringrazio in particolar modo don Pino che in questi anni è stato più di un padre per me e che mi ha accompagnato nel corso dei primi anni di sacerdozio qui in Italia. Tra noi due c'è un'amicizia straordinaria. Anche con un sguardo, ci capiamo bene. Lui mi ha voluto bene e mi ha seguito ogni momento dandomi supporto, incoraggiamento e ogni altra cosa necessaria. Come san Paolo, vorrei dirvi, per grazia di Dio, sono quello che sono ed aggiungere sono quello che sono per grazia di Don Pino. Voi siete testimoni di questo. Don Pino mi ha fatto nuotare, io non so proprio come ringraziarlo. L’unica cosa io gli chiedo è questo. Considerarmi ancora un figlio adottivo.

Ringrazio la comunità parrocchiale di San Tommaso, Don Tarcisio e le tante persone e i vari gruppi con cui ho condiviso un pezzo di strada: incontri, volti, parole, storie che si sono intrecciate con la mia storia fino a diventare la nostra storia. Ricordo e ringrazio il gruppo delle catechiste, gli educatori dell'ACR, i ministri della comunione, il gruppo della famiglia, il coro che rende la liturgia più partecipata, i ministranti sempre presenti nel corso delle loro funzioni festive, i bambini del catechismo, il gruppo della Caritas, il gruppo dei volontari, insomma tutti e ognuno di voi che mi vuole tanto bene. Ricordo e ringrazio i fedeli che frequentano le chiese della Madonna del Carmine e dell’Oratoio del crocifisso.

Sono venuto nella semplicità e me ne vado nella semplicità. Sono venuto senza niente e me ne vado ricco di tanto amore: quello dei bambini, quello degli adulti, quello degli anziani.

In questi anni vi ho visti sempre come delle perle che il Signore mi ha consegnato e come un pezzo della mia carne e questo mi ha fatto gioire per le vostre gioie e mi ha fatto soffrire per le vostre sofferenze. Nel povero ho visto Gesù, nell'ammalato ho visto Gesù, nel bambino ho visto Gesù, in tutti ho cercato di vedere Gesù e tutto ciò che ho fatto l'ho fatto come se lo facessi a Gesù. Mi confesso, non ho fatto niente di straordinario. Io ho cercato di stare vicino a tutti. non so se ci sono riuscito. Ho sempre cercato di regalare a tutti un sorriso, un'attenzione in più.

Vi chiedo scusa se ho offeso qualcuno, chiedo perdono se ho mancato in qualche cosa, perdonatemi se ho deluso le vostre aspettative. Questa non è la mia scelta, la volontà del Signore, seppure non la condividete, rispettatela. E se in questi anni vi ho fatto un po' di bene, ringraziate il Signore.

Vi chiedo solo due piccole cose. Continuate a pregare per me affinché si compia in me la volontà del Signore e affinché io possa portare la gioia del Signore ovunque io vada. Vi chiedo, poi, di continuare a collaborare con don Pino e padre Agostino come avete fatto finora, non stancatevi. Io conosco da tempo padre Agostino e posso garantire io per lui. E' per questo che in tutta sincerità vi dico come Giovanni il Battista: “Colui che viene dopo di me è più forte di me”. Accoglietelo, sostenetelo ed aiutatelo proprio come avete fatto con me.

Carissimi, continuate ad impegnarvi a riscoprire sempre di più la bellezza dello stare dietro a Gesù, soprattutto oggi, dove tutto ci porta lontano da Lui ... E’ Lui solo quello che veramente ci riempie il cuore: solo Lui, il Crocifisso-Risorto! L'augurio che faccio in questo saluto a voi e a me è che possiamo sempre più lasciarci afferrare da Gesù, affinché la "nostra" Comunità gusti la bellezza dello stare insieme e cresca secondo la volontà di Dio per il bene di tutti e di ciascuno!

Ringrazio tutti per tutto quello che voi avete fatto per me e per tutto quello che voi siete stati per me. Non vi dimenticherò mai, Vi porterò sempre nel mio cuore. Cercherò di rimanere sempre vostro padre Giuseppe.

Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua volontà.

Arrivederci Ortona, arrivederci San Tommaso, arrivederci.




Galleria fotografica dell'evento del 4 marzo 2012 - Saluto a Padre Giuseppe Koren nella Basilica Cattedrale di San Tommaso apostolo.


Galleria fotografica dell'evento del 5 febbraio 2012 - Ingresso solenne nella Chiesa di SS.ma Assunta a Tollo dei nuovi Parroci: Padre giuseppe e Padre Giorgio.