Eccellenza Reverendissima
Benvenuto tra noi nella sua seconda Cattedrale, la cattedrale di s. Tommaso apostolo che oggi l’accoglie con immensa gioia.
Abbiamo ancora negli occhi le immagini della sua consacrazione episcopale che ieri abbiamo celebrato nella cattedrale di Lanciano e nelle orecchie ci risuona l’eco del suo saluto.
Benvenuto tra noi nella sua seconda Cattedrale, la cattedrale di s. Tommaso apostolo che oggi l’accoglie con immensa gioia.
Abbiamo ancora negli occhi le immagini della sua consacrazione episcopale che ieri abbiamo celebrato nella cattedrale di Lanciano e nelle orecchie ci risuona l’eco del suo saluto.
"Amicus sponsi", amico dello sposo, così chiama il vescovo il santo pastore e dottore Agostino (Serm. 46,30). Le auguriamo, carissimo don Emidio, nostro Vescovo e Pastore, che tutta la sua vita e il suo ministero sia illuminato dalla testimonianza del vescovo di Ippona. Di lui «un po’ tutti nella chiesa ci sentiamo discepoli e figli» (Giovanni Paolo II).
L’immagine di “amico dello sposo” appartiene a Giovanni Battista, la cui «voce» potente risuona con forza nelle nostre assemblee nel tempo dell’ Avvento. Prima di essere «gettato in prigione» (Gv 3.24), «sul finire della sua missione» (At 13,25), il Precursore, nel racconto dell’evangelista Giovanni, pronuncia le sue ultime parole, che hanno quasi valore di testamento: «Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto “non sono io il Cristo”, ma “sono stato mandato avanti a lui”» (Gv 3,28).
Nel clima intenso della santa liturgia di ieri e di oggi, risuonino le parole di commento di un antico scrittore sacro: «Ascolta lo sposo che parla d’amore con la sposa e all’udire la sua voce sii colmo di gioia. Rallegrati al vedere come lo sposo ama la sua sposa e come da lei è amato» (Teofilatto).
Ieri ci ha detto che come vescovo, è chiamato in modo singolare a partecipare al mistero nuziale del Cristo e della Chiesa. A lei è stata affidata la sposa di Cristo, la chiesa che è in Lanciano-Ortona, la chiesa che deve custodire e difendere, consegnandola pura e immacolata agli occhi dello Sposo.
E’ con questo spirito e con questo augurio che noi oggi l’accogliamo. “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”
La nostra gioia è piena. La gioia che le auguriamo in un ministero episcopale lungo e fecondo in mezzo a noi perché anche la sua gioia sia piena.
Grazie al Signore per la sua presenza in mezzo a noi. Grazie di essere oggi tra noi a celebrare la sua prima Eucaristia sulla tomba dell’apostolo Tommaso di cui lei è successore. Grazie a nome di tutti i sacerdoti del Vicariato di Ortona e del Vicariato di Tollo. Grazie a nome di tutti i fedeli, popolo santo di Dio.
Concludo con queste parole: La accompagneremo, iniziando il cammino che la Provvidenza ci donerà di compiere insieme con l’invito ad accompagnarci con la preghiera vicendevole perché possiamo sentire sempre più che questa è la nostra famiglia spirituale che non abbiamo scelto noi, ma che ci è stata data e nella quale e per la quale il Signore ci chiama a vivere e a lavorare, e a condividere la nostra vita e la nostra esperienza con i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.
Le auguriamo di vivere le Sante Feste di Natale nella grazia del Signore! Nella rinnovata contemplazione del Bambino di Betlemme abbiamo tutti a gustare la semplicità e la concretezza della presenza di Dio nelle nostre vite, nei momenti straordinari come in quelli quotidiani. Possa per noi essere il Natale la testimonianza che abbiamo incontrato nella vita l’Emmanuele, il Dio con noi, unica salvezza e speranza dell’uomo.
Il parroco Don Pino Grasso
Il vice parroco Koren P. Jose Joseph
Il diacono Galanti Tommaso
Il vice parroco Koren P. Jose Joseph
Il diacono Galanti Tommaso
Galleria fotografica dell'evento (dall'archivio fotografico della parrocchia)